mercoledì, agosto 30, 2006

a be andiamo propio bene

Shanghai, Protagonisti: due amici (Qiu Chengwei, 41 anni, e Zhu Caoyuan, 26), una spada chiamata Sciabola del Dragone, la polizia, la legge, il tribunale penale. È successo questo: Qiu ha prestato la sua Sciabola del Dragone a Zhu, ma Zhu non gliel’ha restituita: l’ha venduta e si è messo in tasca il ricavato, 7.200 yuan, equivalente a circa 700 euro. Qiu è andato alla polizia a denunciare il fatto, ma la polizia gli ha detto che non poteva far nulla. AlloraQiu si è arrabbiato e una mattina è entrato nella casa di Zhu e l’ha ammazzato a coltellate. La polizia l’ha arrestato, e il Tribunale lo ha condannato all’ergastolo. Fin qui, tutto normale. Il giudice, però, ha voluto sapere dalla polizia perché, quando Qiu è andato a denunciare il furto della spada, gli è stato risposto che non si poteva fare nulla: in fondo, il ladro non era ignoto, l’accusa era dettagliata. Perché?Ela risposta della polizia è stata: perché la spada non era reale, era virtuale. Era un’arma conquistata nei combattimenti on-line, non esisteva, e per loro Zhu, cedendola in cambio di denaro, non aveva infranto nessuna legge

1 commento:

Apogon ha detto...

Dienece vuole che gli ridai la sua spada de fuoco...vedi un pò che puoi fà..